lunedì 26 gennaio 2009

MATTEO ALDROVANDI SOTTO PROCESSO

Era scritto, ed era solo questione di tempo.
Pubblichiamo un interessante articolo apparso su inforete.it che vi invitiamo a divulgare.
Infatti nonostante il processo avviato,e che non sarà l'unico, il nostro MATTEO ALDROVANDI
è ancora su ebay, in realtà non ha mai smesso la sua attività e la reiterazione del reato è all'ordine del giono, denunce alla mano.
Buona lettura e per chi non lo ha ancora fatto, sporga regolare denucia.

Come sempre il nostro invito rimane TOLLERANZA ZERO.

01-10-2008

Iniziato il processo al "re" delle truffe.



Ieri (mercoledì 2) la prima udienza: alla sbarra un vigevanese accusato di ben 22 raggiri via web. Entrambi i legali di fiducia hanno rinunciato al mandato, per lui difensore d’ufficio.
Nonostante la giovane età (26 anni da compiere domani, 3 ottobre), Matteo Aldrovandi, residente a Vigevano, da tempo ha accumulato un numero impressionante di denunce per truffe messe a segno via web. Ieri pomeriggio, davanti al giudice monocratico Bruna Corbo, si è svolta la prima udienza del processo che lo vede accusato di numerosi episodi di truffa (ben 22) e sostituzione di persona, in aggiunta alla simulazione di reato ed alla duplicazione abusiva di videogiochi, cd e dvd coperti da diritto d’autore.Ci sarà ben poco da festeggiare domani per Matteo Aldrovandi. Ieri pomeriggio, infatti, l’udienza si è aperta con la rinuncia da parte dei due difensori di fiducia da lui nominati, Enzo Tateo e Federica Casari, con la conseguente nomina da parte del giudice di un avvocato d’ufficio. Presente anche l’avvocato Vanda Cappelletti, del Foro di Como, pronta a chiedere la costituzione di parte civile per due delle presunte vittime del raggiro. Per farlo, tuttavia, dovrà attendere l’udienza del prossimo 24 giugno, perchè è necessario rinnovare l’atto di citazione all’imputato. Con già all'attivo una condanna a 6 mesi (pena sospesa) per truffa via web comminata dal tribunale di Vigevano lo scorso giugno, Matteo Aldrovandi a fine luglio era stato colto sul fatto dagli uomini dell’ufficio Anticrimine del commissariato mentre, a bordo della sua auto in una via periferica della città, con il suo pc portatile aveva agganciato una rete “wireless”, era entrato nel sito e-Bay con un “nickname” falso e aveva iniziato la vendita di ricariche telefoniche, “iPhone” e “TomTom”.Gli agenti gli sequestrano l’auto e anche il computer (nella foto).